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le interviste

Salvo Ligama

In cosa il tuo linguaggio e la tua ricerca artistica sono radicati nell’isola e nella comunità che vivi?

 

Nella vulcanicita’ del mio rapporto con l’arte e nell’ironia (insita in tutto il popolo isolano) che diventa la chiave di lettura dei miei lavori.

 

Come sta cambiando l’interazione tra la comunità e il tuo lavoro attraverso l’intermediazione degli smartphone e delle loro applicazioni?

 

Lo smartphone rappresenta il filtro più importante nel mio rapporto -strettamente visivo- con la realtà. Mi permette una sintesi visiva quasi analitica e una rielaborazione contemporanea dell’immagine pittorica. È necessario alla scomposizione-ricostruzione in pixel, peculiarità di ogni mio lavoro e risulta inoltre il miglior filtro per restituire organicamente alla retina dello spettatore un’immagine (sgranata) che altrimenti sarebbe di difficile lettura.

 

Ci descrivi il tuo lavoro e la tua ricerca artistica? Quanto è locale e quanto è globale?

 

 Il modo più naturale di creare una qualsiasi forma e’ per me ri-costruirla…pezzo per pezzo. Semplice. In questo modo riesco ad analizzare da vicino la materia delle cose e ad avvicinarmi all’epidermide dell’immagine telematica (quella del mio tempo appunto) per sentirne il profumo, irridendo di tanto in tanto quella spasmodica ricerca di una risoluzione massima che costringe i pixel a farsi sempre più piccoli. Dunque La restituzione del visibile passa attraverso una scomposizione cromatica dell’immagine ingrandita in pixel, negando, di fatto, la natura illusoria e iperrealistica dell’immagine virtuale. In questa direzione la mia ricerca tende ad un’analisi globale ed universalistica delle cose. Il ripensamento sullo statuto linguistico della pittura secondo i nuovi canoni telematici di assimilazione dell’immagine non distrae infatti la mia vocazione a riflettere sull’uomo e sulla storia. Intimi teatri di oggetti che dispongo sul tavolo del mio studio per poi fotografarli e dipingerli, con un bozzetto digitale che mi fa da promemoria, inscenano ed incarnano i lati più delicati e allo stesso tempo oscuri della natura dell’uomo e della sua storia.

 

 Per info: http://www.salvoligama.com/

 

Biografia:

Classe 1986, vive e lavora a Catania. Nel 2009 consegue il Diploma di primo livello in Grafica Progettuale, nel 2011 si specializza in Grafica d’arte con la tesi sperimentale Bioincisione. Tecniche di grafia atossica. Entrambi i titoli sono conseguiti all’Accademia di Belle Arti di Catania ed entrambi raggiunti con lode. Nel 2012 frequenta il Corso di Incisione sostenibile di Victoria Browne presso l’Opificio della Rosa a Montefiore Conca, oggi cultore alla cattedra di Incisione del prof. Nunzio Urzì e in stretta collaborazione con il prof. Liborio Curione, si occupa dello sviluppo dei metodi incisori sostenibili e dei processi di stampa sperimentali. Nel 2014 coordina Storiche Alchimie Contemporanee, primo workshop di incisione sostenibile tenuto dall’Accademia di Catania. Ha esposto a Caltagirone, Catania, Noto, Siracusa, Pozzallo, Palermo, Napoli, Teano, Caserta, Perugia, Roma,Torino, Milano, Budapest e Bucarest. Segnalato al Premio Nazionale delle Arti (Catania 2007, Napoli 2010, Milano 2011), selezionato per Et Verbum Caro Factum est, mostra di incisioni in occasione dell’ostensione della Sacra Sindone, Reggia di Venaria,Scuderie dello Juvarra, nello stesso anno è segnalato al Concorso di Incisione Comune di Gorlago. Nel 2013 espone all’Istituto Nazionale per la Grafica nella collettiva Segno Insegno e ottiene una Menzione Speciale al Primo Premio Libro d’Artista dell’Associazione Incisori Italiani, a cura di Francesco Anacreonte. Dal 2010 è collaboratore artistico dell’associazione culturale Amici del Favo, Caltagirone. Dal 2014 socio di Mansourcing. Vincitore, alla VI edizione del Premio Internazionale Limen Arte, dei riconoscimenti di “menzione speciale pittura” e “opera più votata”, VIbo Valentia 2014/1015. Hanno scritto di lui: Lara Caccia( premio LIMEN), Liborio Curione (Accademia Belle Arti Catania), Sara Del Dot e Stefania Pianu per Taluni, Piero Di Domenico per Il Corriere Della Sera, Rita Fenini per Panorama, Tiziana Greco, MargheriaMeccaferri per Inside Art, Manuela Valentini per Il Resto del Carlino, Emanuela Zanon per Juliet,LeonardoRegano per Gagarin. Inoltre presente Blogspot.it, Bolognatoday.it, fp magazine.eu, fiaf.net, Wall Street Magazine e Artribune.

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